QR Code vs DataMatrix: differenze, vantaggi e applicazioni
I codici bidimensionali si sono affermati negli ultimi anni come evoluzione dei codici a barre tradizionali, grazie alla loro capacità di contenere una quantità maggiore dati, alla leggibilità rapida e alla resistenza in ambienti difficili, dove polvere, usura e graffi possono compromettere la lettura di un codice lineare.
Le due principali tipologie di codici utilizzati sono il QR code e il DataMatrix, entrambi in grado di garantire una comunicazione efficace con collaboratori e clienti lungo tutta la filiera.
Sebbene siano simili nella forma e condividano molti vantaggi, rispondono ad esigenze diverse che li rendono più o meno adatti in determinati contesti.
Ma come distinguerli? Quali sono le reali differenze? Scopriamolo insieme!
Cos’è il QR Code?
Il QR Code (Quick Response Code) è un codice bidimensionale composto da moduli neri disposti su uno sfondo bianco, in grado di contenere informazioni di vario tipo: dati binari, numerici, alfanumerici, codici HTML, caratteri speciali o alfabeti non standard.
La sua ampia diffusione, soprattutto in ambito commerciale, è dovuta alla facilità di lettura tramite qualsiasi smartphone, senza la necessità di strumenti o applicazioni specifiche.
Il QR Code contiene un’elevata quantità di informazioni (fino a 4.296 caratteri), ma proprio per questo richiede dimensioni maggiori: il suo formato minimo deve essere di 21×21 moduli, rendendolo poco adatto a superfici molto piccole o a contesti in cui lo spazio è limitato.
Resta comunque un codice omnidirezionale, perfettamente leggibile da qualsiasi angolazione.
Una caratteristica importante del codice QR è la sua struttura riconoscibile, composta da una serie di elementi necessari e sempre presenti:
- Tre quadrati chiamati “position detection pattern” che rappresentano i margini del codice;
- Un’area estesa e delimitata introno al codice definita “quiet area“;
- L'”alignment pattern“, ossia un piccolo quadrato in basso a destra che conferma allo scanner il perfetto allineamento.
Il QR Code è utilizzato in una vasta gamma di settori proprio grazie alla sua capacità di facilitare l’accesso a informazioni digitali, servizi o documenti.

E il DataMatrix invece?
E’ un codice a “matrice di dati” bidimensionale compatto e ad alta intensità, molto orientato al mondo industriale e alla marcatura diretta del prodotto.
Ha una forma quadrata ed è composto da moduli, detti “celle” bianchi e neri, disposti in una griglia chiamata appunto “matrix“.
Il formato minimo di partenza è molto ridotto, pari a 10×10 moduli, il che lo rende particolarmente adatto alla marcatura su pezzi anche molto piccoli.
Sul lato di ogni codice è presente una caratteristica “L“, chiamata finder pattern, che ne facilita la localizzazione e la lettura da parte dello scanner.
I DataMatrix sono omnidirezionali, quindi leggibili da qualsiasi angolazione e sono in grado di codificare sia numeri che caratteri alfanumerici, fino ad un massimo di 2335 caratteri.
Sono codici estremamente sicuri, utilizzati in contesti che richiedono elevati standard di affidabilità: sono infatti l’unica tipologia di codice bidimensionale approvata da GS1 per l’identificazione di prodotti nei settori healthcare, automotive e aerospaziale.

Applicazioni dei codici bidimensionali
QR Code e DataMatrix trovano applicazione in numerosi ambiti, a seconda delle specifiche esigenze.
I QR Code, ampiamente diffusi e facilmente riconoscibili, sono particolarmente indicati per l’interazione con l’utente finale, grazie alla loro semplicità di utilizzo tramite smartphone.
Vengono impiegati in applicazioni online, per reindirizzare rapidamente a link web, condividere informazioni tramite app, supportare il tracciamento delle risorse, monitorare veicoli nella logistica o nelle linee di produzione, nonché nelle operazioni di fatturazione e vendita al dettaglio.
La loro versatilità li rende ideali in contesti non industriali ed orientati al consumatore.
I DataMatrix invece, pur essendo meno conosciuti, sono molto utilizzati in ambito industriale grazie alla loro struttura compatta, alla maggiore efficienza nello spazio di marcatura e alla robustezza nella lettura.
Queste caratteristiche li rendono perfetti per la tracciabilità dei prodotti lungo la filiera, anche in ambienti critici.
Sono comunemente impiegati per la stampa su superfici ridotte, la marcatura diretta dei componenti, nonché nell’industria aerospaziale, dove identificano singoli componenti degli aeromobili.
Inoltre, trovano impiego anche nella logistica e nel retail, soprattutto per la gestione dei flussi interni e come misura di anticontraffazione attraverso la serializzazione dei prodotti.
Come stampare QR Code e DataMatrix?
La corretta stampa dei codici 2D è un passaggio fondamentale per garantirne la leggibilità e l’efficacia lungo tutta la filiera.
Come per ogni tipo di marcatura, è essenziale che la codifica sia chiara, precisa ed adatta al tipo di superficie su cui viene applicata.
Per ottenere risultati ottimali, è importante scegliere il sistema di stampa più adatto alle specifiche esigenze dell’applicazione, tenendo conto di fattori come il materiale, l’ambiente di utilizzo e la quantità di dati da codificare.
In Tradex possiamo aiutarti ad individuare la soluzione più efficace per il tuo processo di marcatura, offrendo tecnologie e consulenza su misura per garantire codifiche durature, leggibili e conformi agli standard richiesti dal tuo settore.
Contattaci senza impegno allo 0331/756411 oppure manda una mail a contact@tradexsrl.com per una consulenza gratuita, i nostri esperti ti aiuteranno a trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze.
La nostra sede centrale è a Gallarate in Via Bettolino, 27; ma puoi trovarci anche a:
Roma: Pomezia Via dei Castelli Romani, 138;
Padova: Limena Via IV Novembre, 6C;
Firenze: Montelupo Fiorentino Viale Cento Fiori, 140.