Cosa si nasconde dietro una pizza? Marcatura per il settore alimentare!
Il 17 gennaio ricorre ogni anno la Giornata Mondiale della Pizza, il piatto preferito dagli italiani e capace di mettere tutti d’accordo. Dietro una pizza, però, c’è un intero mondo. Partiamo dall’inizio: come avviene la marcatura nel settore alimentare?
Il 17 gennaio non è una data scelta a caso per festeggiare la Giornata Mondiale della Pizza, si celebra infatti Sant’Antonio Abate, il protettore dei fornai e dei pizzaioli. Di quanto la pizza della tradizione italiana sia buona potremmo stare ore a parlarne, ma le vere domande su cui vogliamo focalizzarci in questo articolo sono: cosa si nasconde dietro una pizza? Come avviene la marcatura nel settore alimentare per ogni ingrediente che compone questo piatto prelibato? Possiamo fidarci?
Sappiamo bene che la marcatura nel settore alimentare ha un compito molto importante e ben preciso, partendo dal numero di lotto e dalla data di scadenza che sono informazioni estremamente rilevanti, oltre che obbligatorie per legge. Per la codifica di tutti gli elementi necessari, compresi gli ingredienti e qualche caratteristica del prodotto, le principali tecnologie da utilizzare sono la marcatura Inkjet e Laser. Per l’applicazione delle etichette, invece, si utilizzano le tecnologie a trasferimento termico o a colori.
Secondo la tradizione italiana, gli ingredienti principali per cucinare una buona pizza sono: farina, acqua, sale, lievito, passata di pomodoro, basilico, olio extravergine d’oliva e mozzarella. Ognuno di essi richiede un packaging diverso e, di conseguenza, per ognuno possiamo pensare a diverse soluzioni per la marcatura nel settore alimentare.
Nello specifico:
Per i materiali a diretto contatto con gli alimenti, come l’interno di una bustina, consigliamo l’utilizzo di Linx 7900 Food Grade, un marcatore a getto d’inchiostro continuo progettato appositamente per la marcatura nel settore alimentare grazie all’utilizzo di inchiostri certificati. Una seconda soluzione possibile è l’utilizzo di un laser.
Dove non c’è contatto diretto con il materiale alimentare, è possibile ricorrere ad un marcatore a getto d’inchiostro della gamma Linx 8900, capace di sostenere ritmi di produzione elevati mantenendo alti livelli di qualità e precisione, oppure ad una soluzione laser, sicuramente più vicina a tematiche ecologiche e ambientali.
Per gli imballi flessibili, come quelli che contengono la farina, la soluzione migliore per la marcatura alimentare è la gamma TTO Linx, concepita per aumentare l’efficienza delle linee produttive.
Per la passata di pomodoro e l’olio di oliva, sia che siano latte o bottiglie, oltre all’alternativa inkjet o laser, possiamo pensare a delle etichette personalizzate e resistenti per tutta la filiera.
Insomma, in base al materiale e all’esigenza del cliente, siamo in grado di trovare la soluzione migliore per soddisfare i risultati richiesti.
Ti abbiamo fatto venire voglia di pizza? A noi è venuta! Ricordati che se hai bisogno di una marcatura per il settore alimentare, i marcatori Tradex sono la soluzione ideale per te! Contattaci senza impegno per avere maggiori informazioni o per richiedere una consulenza gratuita compilando la form di contatto qui sotto!
La nostra sede centrale è a Gallarate in via Bettolino, 27; ma puoi trovarci anche a:
Bologna: Calderara di Reno via Turrini, 19.
Roma: Pomezia via dei Castelli Romani, 138.
Padova: Limena via IV Novembre, 6C.