Codice d'Identità delle uova: cosa c'è da sapere?
Anche le uova hanno la loro “carta d’identità”.
Non stiamo parlando di un vero e proprio documento, ma ci riferiamo a quel codice composto da cifre e lettere che, per legge, deve essere visibile sul guscio. Leggendo tale codice, infatti, è possibile conoscere “più a fondo” l’uovo che ci si trova di fronte.
Ma come si legge? Cosa vogliono dire quei numeri e quelle lettere? Scopriamolo insieme:
Quindi, se voi foste al supermercato e l’uovo in questione fosse quello riportato nell’esempio, potreste dire con certezza che esso è stato prodotto in Italia, più precisamente in provincia di Torino, nel comune n°45, nell’allevamento n°1, e che la gallina di riferimento aveva 10 metri quadrati tutti per sé e mangiava biologico!
Ma perché parliamo di questo? A pensarci bene il codice appena analizzato è obbligatorio ormai da anni! Tuttavia, il recente scandalo del Fipronil ha riportato in evidenza la questione. Negli ultimi mesi infatti, in alcune produzioni di uova (in diversi paesi europei tra cui anche l’Italia), è stata rilevata la presenza di tale sostanza insetticida, la quale avrebbe effetti negativi sulla salute di chi la dovesse ingerire. Fortunatamente (se così si può dire!) le quantità di Fipronil rilevate in ogni singolo prodotto sono risultate bassissime e quindi non pericolose nel breve termine. Ciò nonostante, non significa che la questione non abbia importanza, anzi! Da esso si potrebbe iniziare a riflettere e a chiedersi se effettivamente i prodotti alimentari che ogni giorno acquistiamo e consumiamo sono effettivamente sani e di buona qualità. Ovviamente non si troverà mai scritto sul guscio “Fipronil” o “NO Fipronil” ma, comunque, fare la propria scelta sulla base di informazioni accurate e precise non può che essere un bene! Ad esempio, tra un uovo proveniente da allevamento intensivo e uno proveniente da allevamento non intensivo, sarà meglio scegliere il secondo, in quanto nel primo il controllo degli infestanti risulta essere più complesso e sarà quindi più probabile che vi si trovi dell’insetticida.
Il codice d’identità è quindi di fondamentale importanza sia per il consumatore, che ha il diritto di sapere cosa mangia, sia per il produttore, che ha il dovere di marcare il codice in modo che esso sia perfettamente leggibile.
Ulteriore aspetto che il produttore non deve trascurare è quello della tecnologia utilizzata per la marcatura, in quanto quest’ultima avviene direttamente sul prodotto (non stiamo parlando più solo di uova ma di alimenti in generale). Un processo scorretto, dovuto ad inchiostri o a impianti non adeguati potrebbe causare infatti un’alterazione della qualità dell’alimento. È importante quindi assicurarsi che il processo di codifica rispetti le regolamentazioni della Food & Drug Administration (USA) e dell’Unione Europea.